FARE CINEMA – L’approfondimento

La Settima Arte Cinema e Industria, con il suo premio dedicato alle professioni del cinema, vuole celebrare la grandezza del Made in Italy nel settore riconosciuta in tutto il mondo.
Da questa idea nasce la rubrica “Fare Cinema” un viaggio nella storia dell’industria del cinema italiano per raccontare e ricordare le figure che hanno contribuito a dare lustro al nostro Paese grazie al loro talento ed ingegno
Apriamo il ciclo con Piero Gherardi.
Tra gli italiani che hanno vinto l’Oscar, Piero Gherardi può vantare una doppietta nel 1962 e 1964. Architetto, scenografo e costumista, era nato a Poppi, in provincia di Arezzo, nel 1909.
Il suo impegno nel campo dello spettacolo prende il via nell’immediato dopoguerra: in occasione delle riprese del film Senza pietà incontra nel 1948 Federico Fellini, che era assistente alla regia di Alberto Lattuada. Nasce allora una fortunata collaborazione con opere quali Le notti di Cabiria, Giulietta degli spiriti, La dolce vita e . Sarà per i costumi di questi ultimi due capolavori del regista riminese che conquisterà l’Oscar. Impossibile non ricordare l’iconico abito indossato da Anita Ekberg per il bagno nella Fontana di Trevi, opera del talento di Gherardi.
Negli anni Sessanta ha curato i costumi, e in qualche caso la regia, di alcuni caroselli pubblicitari.
Collaborò anche, in veste di arredatore, alle scenografie dei kolossal Guerra e pace di King Vidor (1955) e La diga sul Pacifico (1957) di René Clément. Tra i suoi lavori più interessanti, la fantasiosa rilettura dell’immaginario medievale in L’armata Brancaleone di Monicelli.

Fu attivo anche in teatro, e fuori dai confini nazionali (un suo allestimento scenico per The white devil andò in scena al National Theatre di Londra nel 1970).
Alla sua arte è dedicato il documentario Piero Gherardi (1965) della cineasta americana Nadia Werba.
La sua opera risulta influenzata dalle passioni pittoriche, prima fra tutte quella per Klimt.Gherardi muore a Roma nel 1971: il suo ultimo lavoro sarà la creazione dei costumi de Le avventure di Pinocchio di Comencini, che la Rai manderà in onda nel 1972.