PROIEZIONE
AVATI HORROR
di Pupi Avati, 1976, 110 min.
Un macabro affresco rinvenuto in una chiesa, un pittore morto suicida e la soleggiata campagna romagnola sono gli elementi centrali di uno dei più validi esempi del cosiddetto giallo all’italiana. Il film colloca l’orrore in una dimensione locale e geograficamente connotata, da cui trae la sua cifra stilistica e la sua forza inquietante. Una spirale di crimine e mistero che conduce progressivamente all’indimenticabile finale, terrificante e grottesco, punto tra i più alti dell’orrore nostrano.