La Settima Arte
Premio Cinema e Industria 2025
Il Premio di Confindustria Romagna “Cinema e Industria” celebra tutto l’universo del made in Italy del settore, ricchissimo di know how che il mondo ci invidia: produttori, distributori, sceneggiatori, scenografi, costumisti, compositori, direttori della fotografia.
Il riconoscimento mira a premiare non solo il prodotto dell’ingegno, ma la persona, con una particolare attenzione ai giovani e a chi ha saputo esportare e dare lustro al territorio.
La Giuria del Premio è composta da esponenti del mondo cinematografico, da esperti, studiosi e accademici, imprenditori.
La giuria 2025
Pupi Avati
Nasce a Bologna nel 1938. Inizialmente tenta una carriera nel jazz (1959-1962) come clarinettista nella Doctor Dixie Jazz Band, ma rinuncia dopo l’ingresso nella band di Lucio Dalla. Come dichiarerà lui stesso, la bravura di Lucio Dalla gli ha fatto comprendere la differenza tra passione e talento inducendolo a cercare la propria strada, che sarebbe diventata quella cinematografica.
“Il mio sogno era diventare un grande clarinettista jazz. Ma un giorno nella nostra orchestra arrivò Lucio Dalla. All’inizio non mi preoccupai più di tanto, perché mi pareva un musicista modestissimo. E invece poi ha manifestato una duttilità, una predisposizione, una genialità del tutto impreviste: mi ha tacitato, zittito, messo all’angolo.”
Illuminato dalla versione di 8 1/2 di Federico Fellini tenta la strada del cinema. Nel 1975 collabora alla sceneggiatura di Salò e le 120 giornate di Sodoma di Pier Paolo Pasolini. Inizia l’ascesa con La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975) con Ugo Tognazzi, La casa dalle finestre che ridono (1976) diventa film cult per gli appassionati di cinema noir.
Pupi Avati può vantare ad oggi 55 film diretti e 57 sceneggiature scritte. Tra i suoi film più rappresentativi Una gita scolastica (1983) con Carlo Delle Piane, il film viene premiato con 2 Nastri d’Argento; Regalo di Natale 1986); Storia di ragazzi e ragazze (1990) vincitore di 2 Nastri d’argento: uno per la miglior regia e uno per la miglior sceneggiatura. Il testimone dello sposo (1998); Il cuore altrove (2003) David di Donatello come miglior registra; Il papà di Giovanna (2008); Il bambino cattivo (2013); Un ragazzo d’oro (2015); Il Signor Diavolo (2019); Lei mi parla ancora (2021); Dante (2022); La quattordicesima domenica del tempo ordinario (2023) L’orto americano (2024)
Mentre si occupa di regia, continua a scrivere romanzi come I cavalieri che fecero l’impresa (da cui trae anche l’omonimo film nel 1999); una sua biografia Sotto le stelle di un film (2008); Il ragazzo in soffitta (2015); Il Signor Diavolo (2018); L’archivio del diavolo (2020).
Nel 1995 è stato insignito Commendatore Ordine al merito della Repubblica e nel 2005 Medaglia d’oro per i Benemeriti della Cultura e dell’Arte. Nel 2023 Confindustria Romagna gli assegna il Premio Speciale Cinema e Industria ad honorem.
Nel 2023 viene scelto dal vicepremier e ministro Antonio Tajani come consulente, a titolo gratuito, per “le tematiche afferenti al settore della cultura”. Nel 2025 riceve il Premio David alla Carriera.
Gian Luca Farinelli
Gian Luca Farinelli è nato a Bologna nel 1963. Dal 2000 è direttore della Cineteca di Bologna, con cui ha iniziato a collaborare nel 1984. Ha ideato nel 1986, assieme a Nicola Mazzanti, la manifestazione “Il Cinema Ritrovato”. È membro della Commissione Consultiva per le attività cinematografiche del Comune di Bologna. Ha ideato per conto della Cineteca la prima scuola italiana di restauro cinematografico “L’Immagine Ritrovata” con la nascita dell’omonimo laboratorio di restauro. Ha diretto circa 400 progetti di restauro, tra cui Assunta Spina, Maciste all’inferno, Totò e Carolina, Nosferatu, Sodoma e Gomorra, Il monello e Tempi moderni.
È stato tra i fondatori del World Cinema Project di Martin Scorsese e fa parte del Conseil de Direction di Pathé.
Veronica Innocenti
Nata a Riccione nel 1975, è professoressa associata all’Università di Bologna dal 2015.
Svolge le sue ricerche nell’ambito del cinema, della televisione e dei media digitali. Dal 2017 è coordinatrice del corso di Laurea Magistrale in Cinema Televisione e Produzione Multimediale e insegna Televisione e media digitali ed Economia e marketing dei media audiovisivi. Direttrice della rivista internazionale Series, dedicata alle narrazioni seriali, è autrice di saggi, libri e volumi collettanei.
Marco Leonetti
Nato a Forlì nel 1967, laurea in filosofia e master in “Management dei beni e delle attività culturali”, è dal 2013 responsabile delle attività e dello sviluppo delle collezioni della Cineteca comunale di Rimini, di cui fa parte dal 2015 l’archivio Federico Fellini.
È nel gruppo di lavoro sulla progettazione del Museo Federico Fellini.
Stefano Pucci
Nato a Lugo (Ra) nel 1965, è Amministratore delegato di PUCCI srl azienda che comprende i marchi Pucci, Berni e Louit Freres e che rappresentano la specializzazione nel settore sottoli, leader in Italia e distribuiti in circa 50 paesi nel mondo. Già componente del Gruppo Giovani Industriali e del Settore Alimentare di Confindustria Ravenna, dal 2017 fa parte della giunta di Confindustria Romagna ed è Vicepresidente della sezione ravennate. Dal 2008 è membro del consiglio nazionale AIIPA e dal 2017 è presidente del gruppo sottoli dell’AIIPA. Dal gennaio 2019 è membro del consiglio di Unione Italiana Food.
Nel 2016 diventa produttore del film Lovers che nel 2018 ha partecipato e vinto a numerosi premi a Festival Internazionali come miglior film a Londra, Lisbona, Philadelphia, e Fort Lauderdale (Miami), nonché candidato in altri 20 festival tra cui Scottsdale e North Hollywood.
Mario Sesti
Mario Sesti (Messina, 1958), è critico cinematografico e regista di film documentari e di finzione selezionati a Cannes, a Venezia, al MoMA e al Guggenheim di New York, al Festival di Locarno, al Torino Film Festival: nel 2003 un suo film-inchiesta sul finale perduto di 8 1/2 di Fellini (L’ultima sequenza) è stato selezionato a Cannes e proiettato a New York, Seattle, San Paolo, Londra, Monaco, Budapest, San Francisco, Los Angeles e in tutta Italia. E’ stato tra gli ideatori e i curatori della Festa del Cinema di Roma, ha diretto dal 2012 al 2014, il Taormina Film Fest e con Carlo Verdone, nel 2005 e 2006, il Terra di Siena film Festival dedicato alla commedia. Ha realizzato, tra gli altri, film su Pasolini (La voce di Pasolini, 2005, insieme a Matteo Cerami), Gadda (Fiamme di Gadda. A spasso con l’ingegnere, 2012), su Berlinguer (La voce di Berlinguer, 2013, insieme a Teho Teardo), su Lucio Dalla (Senza Lucio, 2015). Nel 2019 un suo film è stato selezionato dal festival di Cannes (Bernardo Bertolucci: no end travelling) e un altro dalla Mostra del Cinema di Venezia, alle Giornate degli Autori (Mondo Sexy). Ha vinto due volte il premio per il migliore libro di cinema (nel 1994 con Nuovo Cinema Italiano e nel 1997 con Tutti i film di Pietro Germi) e nel 2005 il premio Diego Fabbri per il miglior libro di cinema dell’anno (con In quel film c’è un segreto).Nel 2021 ha esordito nel film di finzione con Altri padri, con Chiara Francini, presentato in anteprima mondiale al Torino Film Festival
I premiati
Gianni Amelio
GIANNI AMELIO è nato in Calabria, a San Pietro Magisano, nel 1944.
Dopo aver studiato filosofia, inizia, poco più che ventenne, a occuparsi di cinema, prima come critico, poi come assistente alla regia. Negli anni 70, dopo il suo debutto con il mediometraggio LA FINE DEL GIOCO per i Programmi Sperimentali della Rai, dedica quasi un decennio alla televisione. Il suo debutto sul grande schermo avviene con COLPIRE AL CUORE, al quale faranno seguito, tra gli altri, PORTE APERTE, IL LADRO DI BAMBINI, LAMERICA, COSi’ RIDEVANO, LE CHIAVI DI CASA, IL PRIMO UOMO, LA TENEREZZA, HAMMAMET, Il SIGNORE DELLE FORMICHE, CAMPO DI BATTAGLIA.
Vincitore di un Grand Prix a Cannes e di un Leone d’oro a Venezia, è l’unico regista italiano ad aver ricevuto per tre volte il premio EFA per il miglior film europeo. E’ stato candidato al premio Oscar nel 1991.
Lorenzo Mieli
Lorenzo Mieli nasce a Roma nel 1973. Nel 2001 fonda Wilder, una società con cui ha prodotto la serie cult Boris. Nel 2007 Wilder è stata acquisita da Fox International Channels Italy.
Nel 2009, Lorenzo Mieli ha fondato Wildside insieme a Mario Gianani. Con Wildside ha prodotto numerose serie di successo italiane e internazionali, tra cui The Young Pope e The New Pope di Paolo Sorrentino, L’amica geniale basata sul bestseller di Elena Ferrante e We Are Who We Are di Luca Guadagnino.
Nel 2010 è diventa CEO di Fremantle Italia, la divisione locale della rinomata casa di produzione internazionale. Per dieci anni è stato CEO di Fremantle Italia e Co-CEO di Wildside. Durante questo periodo, Fremantle è cresciuta fino a diventare una delle principali società di intrattenimento sul mercato, producendo reality show, factual entertainment e franchise di successo come X-Factor e Italia’s Got Talent, mentre Wildside è diventata la più grande società di produzione di fiction in Italia.
Nel 2020 ha fondato The Apartment Pictures all'interno del gruppo Fremantle, con cui ha prodotto serie TV come Supersex con Alessandro Borghi (Netflix) e film come È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia), Bones and All di Luca Guadagnino (Leone d’argento alla Mostra del Cinema di Venezia) e Priscilla di Sofia Coppola.
Credit ph Riccardo Ghilardi
Con The Apartment, Mieli ha anche prodotto Parthenope di Paolo Sorrentino, in concorso al Festival di Cannes 2024, e tre titoli presentati in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia 2024: Maria di Pablo Larraín, Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig e la serie TV M - Il figlio del secolo, diretta da Joe Wright.
Nel 2024 fonda insieme a Mario Gianani OUR FILMS, parte del gruppo francese Mediawan.
Roberto Proia (Eagle Pictures)
Roberto Proia
Dopo essere stato una delle prime risorse a dare il via a MTV di Viacom come Press Manager, nel 2001 Roberto Proia è passato all'industria cinematografica come Marketing Assistant presso Nexo Digital, poi Marketing Manager presso Moviemax. Dopo 5 anni presso Moviemax, nel 2012 ha co-fondato Notorious Pictures dove è stato Head of Theatrical Distribution. Dal 2015 è Head of Theatrical Distribution presso Eagle Pictures e da gennaio 2019 è anche Head of Production, con all’attivo diversi progetti come la trilogia di Sul più bello, Backstage – Dietro le quinte e Hotspot – Amore senza rete, film di cui è anche sceneggiatore.
È produttore e sceneggiatore de Il ragazzo dai pantaloni rosa, per cui è candidato ai David di Donatello 2025 come Migliore sceneggiatura non originale.
Eagle Pictures S.p.A.
Eagle Pictures è una casa di produzione e distribuzione cinematografica attiva da più di 30 anni, presente in ogni segmento della catena di sfruttamento del prodotto filmico: cinema, home entertainment, digital, e televisione.
A partire dal 2019, sotto la guida di Roberto Proia, Eagle Pictures aumenta la sua presenza nel settore della Produzione, vantando nel suo catalogo una grande diversificazione di generi: la commedia on the road Un figlio di nome Erasmus, la trilogia romantica Sul Più Bello, la commedia musicale Backstage – dietro le quinte, il thriller L’Uomo sulla strada, il family Da grandi, rivisitazione del cult con Renato Pozzetto, le commedie romantiche Hotspot – Amore senza rete e Leopardi & Co., ma anche serie tv come Gloria, con Sabrina Ferilli, realizzata in collaborazione con Rai Fiction, Sul più bello – La serie, prodotta in collaborazione con Amazon Prime Video dopo il successo della saga, e il più recente Il ragazzo dai pantaloni rosa.
Daria D'Antonio
Daria D’Antonio nasce e cresce a Napoli. Da sempre appassionata di fotografia, inizia la sua carriera nel cinema da giovanissima, dopo una breve parentesi universitaria, come video assist e aiuto operatore. Dopo un breve apprendistato con i direttori della fotografia Pasquale Mari e Cesare Accetta, inizia una lunga collaborazione con Luca Bigazzi, prima come aiuto poi come operatrice di macchina. In quegli anni importantissimi per la sua formazione prende parte al lavoro di varie registe e registi tra cui Mario Martone, Antonio Capuano, Peter Del Monte, Francesca Archibugi, Francesca Comencini, Gianni Amelio, Silvio Soldini.
Il suo esordio come direttrice della fotografia avviene nel 2007 con Il passaggio della linea di Pietro Marcello. Ha firmato la luce, tra gli altri, dei film Hai paura del buio di Massimo Coppola, Slam tutto per una ragazza di Andrea Molaioli, I padroni di casa di Edoardo Gabbriellini, Il padre d’Italia di Fabio Mollo, La pelle dell’orso di Marco Segato, N-capace di Eleonora Danco, Ricordi? di Valerio Mieli, Tornare di Cristina Comencini, Flesh out di Michela Occhipinti, Il miracolo di Niccolò Ammanniti, Bang bang baby di Alaique, Ferri, Bonito, Super-sex di Rovere Mazzoleni e Carrozzini, È stata la mano di Dio e Parthenope di Paolo Sorrentino.
È stata candidata quattro volte al Nastro d’Argento vincendolo nel 2022 con È stata la mano di Dio, due volte ai David vincendolo una volta, nel 2022, sempre per È stata la mano di Dio, una volta candidata e due volte vincitrice del Globo d’oro per La pelle dell’orso e Ricordi? Nel 2024 ha vinto a Cannes il CST Award for Best Artist-Technician per la fotografia di Parthenope.
Stefano Ciammitti
Stefano Ciammitti è un costumista e disegnatore italiano nato a Bologna nel 1989.
Allievo di Piero Tosi, ha firmato i costumi di Diamanti di Ferzan Ozpetek (Film), Io Capitano di Matteo Garrone (Film), La legge di Lidia Pöet (stagione 1,2 e 3) di M. Rovere, L. Lamartire, P. Mezzapesa (Serie Netflix), Europa Centrale di Gianluca Minucci (Film), Promises di A. Sthers (Film), Supersex di M. Rovere, F. Mazzoleni, F. Carrozzini (Serie Netflix), Motor Valley di Matteo Rovere, Pippo Mezzapesa, Lisa Patitucci (Serie Netflix) Il Ragazzo più felice del mondo di G. GIPI Pacinotti (Film), Notte Fantasma di F. Risuleo (Film), Il Colpo del Cane di F. Risuleo (Film), L’Ora di P. Messina (Serie Sky), Nudes di L. Luchetti (Serie RaiPlay), Le Ninfee di Monet di G. Troilo (SkyArt), The Mystery of Lost Paintings di G. Troilo (Serie SkyArt), Palazzo Vecchio di P. Messina (SkyArt), Master of Photography stagioni 3 e 4 (Sky).
Ha lavorato come disegnatore per Pinocchio di M. Garrone, Ben Hur di T. Bekmambetov, Genius di Ron Howard , My body will bury you, Mozart in the Jungle, Raffaello - Il Principe delle Arti, Medici - Masters of Florence, Inside Leonardo, Cindarella (Teatro alla Scala), Il Matrimonio Segreto per Piero Tosi (Festival di Spoleto) e altri.
Per il teatro d'opera ha firmato i costumi de La Straniera di Vincenzo Bellini al Maggio Musicale Fiorentino.
Per il teatro di prosa ha firmato le maschere della tetralogia di Fausto Paravidino: Il Macello di Giobbe, Il Senso della vita di Emma, La Ballata di Johnny e Jill e Peachum
Cinedora
Dopo anni di riflessione, dialogo e scambio artistico-professionale, un gruppo di amici e colleghi, autori e produttori, ha deciso di unire le forze nella produzione di film con una forte componente autoriale: Cinedora nasce dalla lunga relazione umana, artistica e professionale di Leonardo Guerra Seràgnoli, Francesca Andreoli, Maura Delpero e Santiago Fondevila Sancet.
Il team fonda la sua forza nella diversità e complementarietà dei suoi componenti e nella comprovata esperienza di ognuno: al solido curriculum di autore e produttore tra Italia, Stati Uniti e Inghilterra di Leonardo Guerra Seràgnoli si affianca la prestigiosa esperienza di Francesca Andreoli quale producer di film premiati a Cannes come Le Meraviglie e Lazzaro Felice di Alice Rohrwacher, nonché dei lavori di Leonardo di Costanzo, Pietro Marcello e di numerosi esordi.
All’esperienza sul campo maturata da Maura Delpero tanto a livello produttivo che registico in Italia e in Argentina, prima come autrice di documentari e in seguito nel suo passaggio al cinema di finzione, come la sua opera seconda Vermiglio, vincitrice del Gran Premio della Giuria a Venezia 81°, si abbinano le energie e le plurime competenze dell’attore argentino Santiago Fondevila Sancet, che parallelamente alla recitazione ha sviluppato un percorso come produttore e regista nel teatro e nel cinema indipendente di Buenos Aires.
Per rispondere al desiderio di una forma produttiva collettiva, basata sulla stretta collaborazione di colleghi legati da stima e fiducia umana e professionale, Cinedora si vuole una squadra di lavoro internazionale, orizzontale e cooperativa che, nell’ottica di valorizzare l’autore, sviluppi una strategia ad hoc per ogni film e che nel contempo maturi un’attenzione verso nuove forme espressive diversificando la propria offerta produttiva.